Sono all’aeroporto di Francoforte in attesa del volo per Milano. Ieri è stata l’ultima giornata del Fast Track al Centro Parelli di Ocala conclusa con una memorabile lezione di dressage di Lauren B. , medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino. Durante la mattina ci sono anche state le ultime classi di teoria, incentrate specialmente sulla motivazione personale e sull’autocontrollo, oltre all’ultima coach station con i risultati dell’esame. Il mio voto finale è stato 67.5, che paragonato ai livelli 1,2,3 e 4 del Metodo Parelli significano un voto oltre la metà del Livello 3. La media era su un totale dei 12 punti, che comprendono test, attitudini personali, forma fisica, spirito di gruppo, ecc. Il Test scritto sulla teoria è andato decisamente bene: 99 punti su 100.
Lasciando nel primo pomeriggio l’ISC per raggiungere in auto l’Aeroporto di Orlando, lungo la strada ho cercato di dare un senso a queste quattro settimane. Sono state delle giornate faticose e davvero intense. Uno degli aspetti più difficili da superare è stato quello culturale, non tanto nei confronti di quella statunitense (della quale ero preparata al fatto di dover affrontare un professionismo ai massimi livelli) ma con quella di alcuni dove in un percorso progressivo come questo l’intransigenza di alcuni , ad esempio nel lavoro in gruppo, ha resto a volte le cose difficili.
La qualità del corso è certamente stata elevata, all’altezza delle aspettative, ma variava molto a seconda dell’istruttore, della sua personalità e non delle stelle. Come forse ho già detto nei giorni scorsi con alcune di loro è stato più difficile posizionarsi nella Comfort/Learning Zone e questa non disponibilità da parte loro, specialmente all’inizio, ha creato diversi malumori tra gli studenti. Io credo che insegnare sia una vocazione nel quale l’aspetto umano ha un’importanza fondamentale, specialmente con un metodo di addestramento come il Parelli Natural Horsemanship che, inevitabilmente, mette insieme le emozioni umane e del cavallo.
Sicuramente la soddisfazione più grande mi è arrivata da Sam, un cavallo che mi ha dato il meglio in sella (dove il punteggio dell’esame è stato –L3) ma dove da terra, soprattutto dai 14 metri, è stato più difficile da motivare. Alla fine del lazzo ci sono arrivata, ma la sua espressione era più quella di un dovere nel compire determinati giochi piuttosto di quella di creare una comunicazione con me e la voglia di interagire. E’ evidente: Sam è un cavallo che viene dato agli studenti (ogni anno da almeno 7) e la maggior parte del tempo la trascorre nel playground on line (dove si annoia e ottieni l’attenzione , per pochi minuti, solo variando tanto, ma tanto, il gioco). In pochi lo montano durante i corsi per la sua tendenza a tenere alta la testa e ad essere in avanti ed è anche per questo che la sua attenzione nei miei confronti era decisamente più continua in sella. Ho così preferito cambiare strategia e puntare più alla sua postura ad aiutarlo nel cambiamento dell’atteggiamento e i risultati sono subito apparsi sulla sua criniera, che ogni giorno, si modificava nel lato. Anche aiutandolo a trovare la comodità nel gioco dei circolo , con il giusto ritmo e relax, ho trovato l’armonia al trotto e al canter.
Sono contenta di tornare a casa e guardare avanti. Con mie cavalle, che grazie a Skype ho sempre avuto sotto gli occhi mentre ero negli States, continuerò nei livelli puntando ad una qualità maggiore, divertendomi e continuando ad approfondire tutti gli studi sull’alimentazione, la gestione naturale, le motivazioni del cavaliere e il benessere del cavallo.
Dopo il corso Fast Track, il mio percorso per diventare Istruttore Certificato Parelli prevede, per ottenere il grado di trainee, un’ultima settimana di formazione ancora in uno dei centri ISC in calendario, compatibilmente con i miei impegni di lavoro, nel gennaio 2011.
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