In queste due settimane ho comunque vissuto un'esperienza incredibile, che davvero sono contenta di aver portato a termine anche se credo che mi renderò conto solo a casa quando ho imparato. Ma non è stata solo la tecnica, le strategie, le informazioni che ho raccolto, è che circondata da così tante persone appassionate, motivate (e tante di loro con vero talento) riesci ad entrare in un altro mondo dell'equitazione. Nonostante questo sono in grado, comunque, di mantenere un certo distacco, o meglio una certa razionalità e criticità positiva: insomma, cerco di vivere il buono che trovo nel programma, ma senza perdere il contatto con la realtà, quella di "normalsville". Ed ecco che quando alle 17.30 anche l'ultimo trailer con a bordo il "mio" Sam lascia il centro, quando il silenzio tra gli horse pens è rotto solo dal rumore del vento che preannuncia un temporale, non c'è nostalgia (solo un po'...) ma la consapevolezza di portare via dentro emozioni che hanno per sempre plasmato una parte di me, quella che sono.
Domani si torna ad Orlando e poi, via Francoforte, si torna a casa senza dimenticare che la fase 1 inizia nella nostra mente, nelle nostre intenzioni e tutto traspare dalla nostra energia. Quella che i cavalli sanno leggere nel profondo della nostra anima e del nostro cuore.
Nessun commento:
Posta un commento