UN MONDO DI CAVALLI DIVERSO, PER IMPARARE A GUARDARE CON I LORO OCCHI, A PENSARE CON LA LORO TESTA E A SEGUIRE IL NOSTRO CUORE CON IL LORO ISTINTO di Alessandra Schieppati

27/03/09

GIOVEDI' 26 MARZO 2009

La giornata di oggi è stata caratterizzata da un brutto incidente a cavallo di Audrey, una signora della Florida che frequentava il corso questa settimana, vinto in un sorteggio durante un precedente soggiorno nello scorso mese di gennaio. Eravamo tutti in campo per le focus stations e all'improvviso,verso le quattro, si è sentito un urlo straziante nella zona del honeycomb: tutti ci siamo fermati, nessuno parlava e da come eravamo tutti sparpagliati ci siamo ritrovati in piccoli gruppi. Poco dopo è arrivata l'autoambulanza e anche i pompieri: sembra abbia una frattura al bacino e delle costole incrinate. Non è chiaro cosa sia successo, probabile che il cavallo, un Quarter Horse di 6 anni, quando Audrey ha chiesto il trotto abbia sgroppato per esuberanza. Il team Parelli ha reagito alla situazione con molta razionalità e coordinamento, ma sui loro volti traspariva chiaramente la preoccupazione e il dispiacere per quanto accaduto. Chi frequenta i centro della Florida da diversi anni ha detto che non era mai successo prima un incidente del genere, alcuni istruttori, poco prima di cena, hanno minimizzato affermando che era già successo altre volte ma si capiva chiaramente che non avevano voglia di parlarne. Certo che l'atmosfera si è fatta piuttosto triste anche perché  gran parte di noi domani lascerà il centro e chi deve intraprendere un lungo viaggio con i cavalli (come i canadesi o chi arriva dal Montana) ha già iniziato a preparare i trailer. 
L'incidente fa riflettere ancora di più oggi, che è stata la giornata dedicata alla fluiduty, il concetto secondo il quale non bisogna avere nessuna rigidità e muoversi in completa armonia con i cavallo. Demo, simulazioni, tecniche hanno caratterizzato la mattinata con un punto sottolineato più volte dagli istruttori: la fluidity fa parte della competence stage e richiede molto tempo per svilupparla e un approccio graduale sia dalla preparazione da terra, mentale e fisica del cavallo, sia da sella. Bisogna avere capacità, ma anche autocontrollo, per capire quando si è pronti, quando il cavallo è disponibile ed esiste una comunicazione, quando entrambi abbiamo ben chiare quali sono le responsabilità reciproche. La voglia di bruciare le tappe, di affrettare i tempi non funziona. Mai.

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