UN MONDO DI CAVALLI DIVERSO, PER IMPARARE A GUARDARE CON I LORO OCCHI, A PENSARE CON LA LORO TESTA E A SEGUIRE IL NOSTRO CUORE CON IL LORO ISTINTO di Alessandra Schieppati

21/03/10

PROTEZIONE DEI CAVALLI DAL VIRUS DEL WEST NILE


Secondo gli ultimi dati diffusi negli Stati Uniti e pubblicati nei principali organi d'informazione specializzati, sono in crescita i casi di cavalli risultati positivi al test per accertare la presenza di anticorpi al virus West Nile. Il dato più preoccupante arriva dal Messico, dove su un campione di 400 cavalli il 52% è risultato positivo.
Secondo quanto riportato dal sito del Ministero della Salute il West Niles viene trasmessa all’uomo e agli animali (equini ed uccelli) attraverso la puntura di zanzare infette. Non si trasmette da persona a persona e i serbatoi di infezione rimangono gli uccelli migratori identificate oltre 70 specie, per lo più passeriformi e corvidi. Il virus è stato isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto ugandese West Nile, da cui prende il nome. Da allora sono state segnalate epidemie di malattia in numerosi Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente e recentemente anche in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti. Le manifestazioni cliniche sono di tipo encefalomielitico e la maggior parte delle infezioni decorre in modo del tutto in apparente. Infezioni sintomatiche possono anche manifestarsi in forma influenzale con febbre, cefalea, dolori muscolari ed articolari.La diagnosi di infezione da virus West Nile viene effettuata esclusivamente attraverso test di laboratorio (riscontro di anticorpi delle classi IgM o IgG.
In Italia la malattia West Nile negli equini è stata identificata per la prima volta nel 1998, nella zona umida denominata Padule di Fucecchio, in Toscana, in un focolaio che ha provocato la morte di sei cavalli nel periodo compreso fra agosto ed ottobre. Dal sito dell’ANMVI emerge che i focolai recenti di West Nile Disease sono otto: due in provincia di Reggio Emilia, due in quella di Modena, due in quella di Mantova e due in provincia di Ferrara.
Sono già in atto, sempre da quanto si legge sul sito dell'ANMVI, tutte le misure di sorveglianza e controllo previste dal Piano regionale di sorveglianza integrata medico-veterinaria, predisposto nel 2008 in collegamento con il ministero della Salute e il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche.
I metodi di controllo comprendonomisure di profilassi e il vaccino per equini contro il WNV, autorizzato in Europa, è attualmente disponibile anche in Italia. Importanti anche le misure di controllo ambientale con periodici interventi di disinfestazione.

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