UN MONDO DI CAVALLI DIVERSO, PER IMPARARE A GUARDARE CON I LORO OCCHI, A PENSARE CON LA LORO TESTA E A SEGUIRE IL NOSTRO CUORE CON IL LORO ISTINTO di Alessandra Schieppati

28/03/10

OCALA 2010: NELLA CAPITALE DEI CAVALLI


Ho lasciato Orlando questa mattina e sono arrivata ad Ocala, soprannominata Horse Capital of the World. La fama di capitale dei cavalli nasce dal fatto che qui sono presenti i più grandi allevamenti di cavalli, oltre 2000 per una popolazione totale della Contea di Marion, dove Ocala è la città principale, di 320 mila persone. Anche se ho allungato il viaggio, ho preferito non seguire l’autostrada, ma percorrere le strade statali. Ho potuto così osservare una parte di questo grande paese da cui dipendono le dinamiche economiche mondiali, che oggi, grazie alla televisione e ad intenet ci è cosi familiare e vicina. Gli Stati Uniti restano sempre, agli occhi del turista, un paese pieno di contraddizioni, ma è difficile non amarlo. Il pragmatismo resta la loro grande forza e non ti stupisci se agli incroci trovi i ragazzini con i cartelli che invitano al lavaggio delle auto: il valore del lavoro e del denaro lo insegnano da subito. Un rispetto che trovi, quasi sempre, anche nella gentilezza e nella cortesia della gente: sarà anche che la mancia è un obbligo da queste parti, ma la cameriera al ristorante ti serve con il sorriso, la cassiera al supermercato, anche se ha finito il turno, ti fa pagare ugualmente. Poco importa se sfora di cinque minuti: il tempo di farti il conto, chiederti come va, di scoprire che sei italiana e di raccontarti che anche lei è di origini italiane da parte della nonna materna…. Per non parlare delle file: ci sono e tutti le rispettano , senza storie. Così come i limiti di velocità e gli sceriffi con le loro auto bianche e l’aria un po’ imbronciata. Sono ovunque, nei parcheggi, lungo le strade, dietro agli angoli: ci sono e si fanno notare.

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